Certo è che, se una persona è in grado di scindere le cose.......però tutto torna.
Non vi nego che, ascoltando la signora in questione ho pensato che "se la raccontasse" un pochino, ma, poi, mi ha sfiorato un dubbio: e se, invece, come fanno da secoli le persone che non sono state educate alla monogamia ed al possesso per l'amato bene, riuscisse a farsi scivolare addosso quello che, per molte di noi, è un'offesa all'amor proprio come un tradimento? E se fossimo noi e la nostra educazione a reagire con sdegno davanti al fatto che il nostro partner ha rapporti con altre persone, a sentire un problema che, se non fossimo cresciute con l'idea dell'esclusività non avremmo?
Io sono convinta, mamme single, che sia proprio qui la questione. Se fosse normale condividere un compagno, non lo vivremmo come un affronto, semplicemente, perché sarebbe normale.......e, magari, troveremmo offensiva qualche altra cosa. Fatto sta......che io sono nata e cresciuta con un'educazione che non vede di buon occhio il condividere l'amato bene (come, credo, la maggior parte delle donne nel nostro paese) e non intendo cambiare adesso, perché il solo pensarlo mi provoca un fastidioso prurito, ma non posso negare, di restare incantata davanti a modi di interpretare che non mi appartengono, perché ritengo che abbiano un loro perché.
Non lo sto dicendo con sarcasmo, ma sono veramente convinta che, se si vedono le cose sotto altre sfaccettature, probabilmente, si viva meglio e l'amica di cui vi ho parlato ne è un esempio. Lei vede le scappatelle del marito come piccoli difetti sopportabilissimi e non cambia compagno perché è realmente convinta che gli uomini siano tutti uguali e vive benissimo con questa teoria. Sarà vero? Io dico ancora, speriamo di no!
Ariel